lusso, Orologeria

Come nasce il Daytona Paul Newman?

Fu la moglie Joanne Woodward nel 1968 a regalare a Paul Newman il suo rolex , caratterizzato dall’incisione posteriore che recitava “Drive Carefully Me”.
L’orologio in questione era un Rolex Daytona con referenza 6239: per l’attore fu amore a prima vista, tanto che rimase con lui al polso anche nell’abitacolo delle sue auto durante le corse. Paul Newman è stato uno dei personaggi più noti ad avere fatto di questo modello il proprio orologio da polso preferito.


Una curiosità:
Nel 1984 l’attore decise di regalare il prezioso orologio a James Cox, all’epoca marito della figlia Nell. Entrambi impegnati nella costruzione di una casa di legno posta sopra un albero all’interno della tenuta Newman di Westport, nel Connecticut.
Mentre stavano ultimando il lavoro Newman chiese al genero l’ora. Cox non potette rispondere perché non indossava alcun orologio e fu così che l’attore si sfilò quello che indossava dal suo polso e porgendolo all’uomo disse: “Se ti ricordi di dargli la carica tutti i giorni, segnerà il tempo a perfezione”.

Ristorazione

CATCH CLAW’S

Nato come lagosteria, si è trasformato , senza dimenticare le sue origini, in un ristorante che propone un’ottima cucina mediterranea, raffinato, tranquillo e accogliente, situato a pochi metri a Villa Bertelli , a Vittoria Apuana Forte dei Marmi. L’aperitvo riserva una piacevole sorpresa , stuzzichini OSTRICHE su un piatto di ghiaccio, accompagnato da un cocktail o un calice di vino.

Il fiore all’occhiello del Catch Claw’s: ASTICE ALLA CATALANA.
Un astice americano (homarus americanus), condito con pomodoro, cipolla rossa e olio extra vergine d’oliva.
Il segreto della sua bontà è la qualità dei prodotti e le giuste proporzioni
UN piatto estremamente saporito, leggero e ipocalorico.
Perché  ALLA CATALANA è il piatto principale del Catch Claws ?
Perchè è una vera opera d’arte per occhi e palate.

VIA MAZZINI 202 Forte dei Marmi

Arte, Eventi, Musica

VILLA BERTELLI, ARTE, CULTURA E MUSICA

A pochi passi dal centro di Forte dei Marmi , a Vittoria Apuana al numero 200 di Via Mazzini  c’è Villa Bertelli:

Costruita alla fine dell’Ottocento con l’espansione dell’attività turistica, la proprietà immobiliare fu messa in vendita e furono Ilio Bertelli e sua moglie Virginia Maggi ad acquistarla nel 1926 trasformandola in hotel.

L’attività alberghiera, che vive soggiornare personalità illustri del ‘900, si concluse nel 1971.

Il Comune di Forte dei Marmi, acquisendone la proprietà, ha provveduto alla sua ristrutturazione destinandola oggi ad attività culturali ed espositive.

Oggi la Villa è gestita dalla Fondazione Villa Bertelli di cui è presidente Ermindo Tucci , che contribuisce a divulgare con successo  l’arte, la musica e lo spettacolo a Forte dei Marmi, attraverso mostre, dibattiti, concerti sia di Inverno, ma soprattutto d’estate all’aperto nello splendido parco che circonda la Villa.

Parliamone in Villa estate 2022, il talk show organizzato dal Comitato Villa Bertelli nel Giardino dei Lecci , si presenta con un cartellone eterogeneo e si candida ad essere uno degli appuntamenti culturali più seguiti di questa estate con personaggi del mondo della cultura, della politica del cinema e dello spettacolo.

Lifestyle

Cosa devo aspettarmi da un consulente finanziario?

In una parola: spiegazioni!

Più in dettaglio deve mettere a disposizione dell’investitore strumenti per capire cosa succede sui mercati: l’evoluzione degli scenari e le loro probabilità di realizzarsi, ma anche una struttura per capire le basi dei mercati finanziari, dei fenomeni geopolitici che li influenzano, degli eventi storici che hanno gettato le basi della nostra organizzazione economica. Deve spiegare quale logica esiste dietro eventuali proposte. Investiamo in A perché ha queste prospettive di crescita, evitiamo B perché ha questi rischi, mettiamo A e Z nello stesso portafoglio perché così ne conteniamo la volatilità (le oscillazioni).

Altro importante compito di un consulente è quello di aiutare le persone che segue a non restare vittime delle proprie emozioni (ad esempio vendendo spinti dalla paura!).

Un buon consulente ovviamente deve anche saper andare oltre i mercati finanziari e deve affiancare i professionisti che seguono insieme a lui il cliente per tutta la vita o anche soltanto per un breve percorso.

Deve, ad esempio, assicurarsi che i propri assistiti abbiano tutte le coperture assicurative necessarie e che trasmettano l’insieme del loro patrimonio alle generazioni successive senza fare errori.

Giulio Garsia Founder www.prosperitas.info

Arte, Design

Oblong Contemporary Art Gallery

Le fondatrici di OBLONG Contemporary Gallery sono due donne imprenditrici, Emanuela Venturini e Paola Marucci che hanno condiviso una visione e unito il loro amore per l’arte e la cultura per creare una piattaforma di scambio interculturale.

Il nome della galleria derivava dalla forma “oblunga”. Un ‘oblungo’ è una forma che ha due lati lunghi e due lati corti, e in cui tutti gli angoli sono angoli retti.

Giocando sulle corrispondenze tra i due elementi della forma, non solo Oblong Contemporary si basa sulle due personalità delle fondatrici, come rappresentazione dei loro diversi background e personaggi.

Il nome della forma evidenzia anche l’interazione tra la cultura italiana e l’identità degli Emirati Arabi Uniti, che si fondono nell’esprimere un genuino amore per l’arte.

Due mondi diversi, che finalmente si incontrano e trovano armonia attraverso l’ARTE.

Lifestyle

Monopoly un giorno a Forte dei Marmi

michael rothling

L’idea nasce dal giovane imprenditore Michael Rothling,
Fin da subito ha destato curiosità, chi non ha mai giocato ad uno dei più famosi giochi da tavola come il Monopoly?

Le modalità rimangono invariate, la caratteristica è proprio la sostituzione dei nomi sulle caselle del gioco con i luoghi iconici di Forte dei Marmi.

Il circuito di gioco made in Versilia, come noto, può contare sulla partecipazione di hotel a 5 stelle, boutique esclusive, attività commerciali e stabilimenti balneari oltre che a location che appartengono alla tradizione cittadina, come il pontile, il Fortino.

«Il nuovo Monopoly un giorno a Forte dei Marmi avrà anche e soprattutto finalità benefiche, infatti, parte del ricavato sarà devoluto a Croce Verde e Misericordia

Presente In Town Life Style Magazine di Luglio 2022

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Musica

Il 15 agosto 1929 veniva inaugurato in Versilia il locale più longevo d’Europa. Conti, gerarchi e industriali.

Chiamatela solo La capannina di Franceschi. Dal 1929.

Era il 15 agosto 1929 quando, fu inaugurata la Capannina.

Il sor Achille Franceschi, in tempi ancora per nulla sospetti, già intravedeva nella perla versiliese il potenziale di quella che sarebbe a breve divenuta la più importante stazione balneare italiana, anche grazie alla sua piccola Capanna (in origine misurava 3 metri per 4 ed era adibita a deposito per gli attrezzi dei pescatori locali).

Achille l’acquistò grazie a 1000 lire, che la moglie

Nella gli diede in prestito, la sfondò da tutti i lati, la ripulì, quindi la coprì con un tetto di frasche.

La rivestì di tela di sacco e la tinse di verde, avorio e arancione: gli storici colori dello storico locale.

Sotto la tettoia posticcia infilò dei tavoli di legno e qualche sedia di paglia e di corda. E costruì un piccolo bar.

Nonostante le fattezze rudimentali, il posto divenne presto punto di ritrovo per i villeggianti nobili della zona: i principi Belmonte, Del Drago e Rospigliosi, i conti Piccolomi, Spalletti e Ruccellai,

il Duca Canevaro, il marchese Cinzano, tutti riuniti in nome del buon bere e di qualche chiacchiera leggera.

A dieci passi dal mare.

Il successo inaspettato del locale fece ben presto eco al di là della Versilia ed arrivando  fino a Firenze, prima, ma in breve anche alla lontana Milano.

A fine della prima stagione Achille Franceschi rase al suolo i tre metri per quattro per farne un locale più attrezzato in vista della stagione estiva successiva.

Presente In Town Life Style Magazine di Luglio 2022

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Ristorazione

Intervista a Filippo Di Bartola titolare dei due ristornati “Filippo” a Pietrasanta  e Forte dei Marmi:

Filippo Di Bartola

Primo incontro con la ristorazione?

Il mio desiderio da studente era fare il giornalista …ma fu mia zia Betta che aveva uno stabilimento balneare a forte dei marmi a farmi letteralmente innamorare di questo mestiere facendomi fare le stagioni da quando avevo più o meno 16 anni.

Quindi mi son fatto qualche anno di gavetta e dopo il liceo classico ho deciso che la mia laurea sarebbe stata riuscire ad aprire un piccolo ristorante per conto mio.

Cosi ho fatto nel 2008 e posso solo ringraziare tutti i maestri coi quali ho avuto l’onore di collaborare e a cui devo tra parte della mia formazione, soprattutto hanno alimentato in me la passione per l’ospitalità e più in generale far star bene gli altri. Perché al ristorante si va per stare bene, non solo per cibarsi.

Quando hai deciso di diventare imprenditore ?

Imprenditore è un sostantivo che spesso non mi sento cucito addosso perché la mia mentalità e il mio modo di leggere questo lavoro subisce per il 50% il fatto che ho fatto il dipendente fino a 32 anni per cui mi ritengo un collaboratore della mia azienda a tutti gli effetti con qualche responsabilità in più.

E credo che sia anche il modo più giusto di vivere questo lavoro in mezzo ai miei ragazzi.

Poi certamente fare impresa è un qualcosa che faccio e a cui penso ogni qualvolta non sto nella mia attività .

Girando paesi, incontrando persone e confrontandosi arrivano le idee più stimolanti e talvolta più azzardate che cerco di realizzare nei modi e nei tempi possibili.

Forte dei Marmi Via Sant’Elme 6

Pietrasanta Via Padre Eugenio Barsanti 45

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Lifestyle, Ristorazione

Luis FRANCIACORTA

luis francicorta

I nostri vigneti, incastonati tra le colline moreniche della Franciacorta, godono di uno specifico microclima: un ambiente naturale, puro ed unico, in cui produciamo vini di genuina e altissima qualità che si rivolge a chi sa apprezzare la qualità, a chi ama scoprire e trovare un experience da non dimenticare…Ma da dove arriva il nome Franciacorta?
La tesi più ricorrente e storicamente plausibile, allude alle “corti franche”, cioè al fatto che i principali centri dell’arco morenico erano all’origine corti altomedievali, che con l’arrivo dei monaci cluniacensi godettero di franchigie (curtes francae).


Il primo documento a fissare i limiti della Franciacorta è lo “Statuto” del doge Francesco Foscari del 1429; dal documento si ricava che la città di Brescia risulta divisa in quattro circoscrizioni amministrative composte da vari comuni governati da un Vicario, le quadre, mentre il territorio bresciano è diviso in venti circoscrizioni.
infoluisfranciacorta@gmail.com

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Letteratura

PILLOLE DI BON TON. ESSERE ALLA MODA APPLICANDO IL GALATEO DI ELISA VOLTA

Elisa Volta

“Oggi ha senso parlare di galateo?”

In una delle epoche meno educate della storia, assolutamente sì!

Il galateo andrebbe interpretato come una sorta di grammatica del comportamento, una traccia da seguire per creare  buoni rapporti, certo lasciando ad ognuno di noi  la licenza “poetica”, di poter prendere spunto e tracciare il nostro percorso…

In un mondo che appare sempre più privo di regole e di etica qualche riflessione sull’importanza del termine rispetto andrebbe in effetti fatta.

Questa è la sintesi estrema di un libro come il galateo che, generazione dopo generazione , non abbandona il suo ruolo di guida al comportamento..

L’autrice, Elisa Volta , collezionista di galatei, compone un libretto pieno di spunti veloci e diretti  invitando anche i più giovani ad avere un primo contatto con le “buone maniere”, ma adatto, allo stesso tempo, a lettori di ogni età, alla ricerca di un nuovo linguaggio che avvicini, invece di allontanare.

Intendiamoci, Pillole di bon ton. Essere alla moda applicando il galateo non vuole essere una lettura troppo seriosa o accademica, piuttosto una sorta di confezione di “pillole” da tenere in borsa, pronta ad ogni occasione, che possano aiutarci a ritrovare con ik sorriso il piacere di condividere spazi e momenti insieme agli altri..

Una riscrittura dei principi basilari del galateo, adattati al nostro presente tecnologico e frettoloso..

E ricordate , anche quando pensate di sapere tutto, parafrasando il grande Totò “ Nessuno nasce imparato”

www.elisavolta.it

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